Una serata di pioggia
e nemmeno un amico
con cui dividere i pensieri.
Pigro, un gatto sonnecchia
sulle mie gambe
intanto che i miei occhi
carezzano i rivoli di pioggia
che graffiano la finestra
scossa da cupi boati.
Un lampo sottile
come lama tagliente
m’illumina il volto.
È un amen ma basta
a mettere a nudo paure
smarrimenti, compagni
del mio tempo inappagato.
Un filo di fumo esce
dalle mie labbra gelide
e sbuffi grigi stampati sui vetri
dicono alla pioggia
quanto vorrei che lavasse
la solitudine dell’anima.
La mia.
Sai che non potrà essere sempre così…